Dal punto di vista
civilistico quindi l’unico modo di far valere i propri diritti e crediti nei
confronti delle due Banche venete è solo quello di insinuarsi nel passivo.
Orbene, sono state ravvisate le seguenti macro categorie per le quali si ritiene possibile presentare domanda di ammissione al passivo:
1) Azionisti a titoli di investimento e di risparmio;
2) Azionisti obbligati all’acquisto per ottenere
mutui/finanziamenti;
3) Azionisti finanziati per l’acquisto di azioni della banca
(c.d. operazioni baciate);
4) Azionisti finanziati per impedire la vendita delle
azioni;
5) Azionisti che hanno chiesto formalmente per iscritto e
senza esito la vendita delle proprie azioni (c.d. vendite a scavalco);
6) Obbligazionisti subordinati.
La documentazione comune a tutte
le tipologie è la seguente:
-
Estratto dossier
titoli alla data del 31.12.2015, ove viene riportato il valore medio delle
azioni prima della svalutazione;
-
Estratto dossier titoli alla data del 31.12.2016, ove il
valore delle azioni è pari ad € 0,10, o se disponibile l’estratto dossier
titoli più recente del 31.12.2017 e/o del 30.06.2018, ove il valore delle
azioni è pari a zero o addirittura “n/d, non disponibile”;
-
Questionario MIFID;
per la sola categoria sub
2) Azionisti obbligati all’acquisto per ottenere mutui/finanziamenti anche:
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Copia del contratto
di mutuo/finanziamento collegato all’acquisto delle azioni;
-
Documentazione
attestante l’erogazione del mutuo/finanziamento completa di data ed accredito;
-
Distinta ove risulta
l’acquisto contemporaneo delle azioni;
per la sola categoria sub
3) Azionisti finanziati per l’acquisto di azioni della banca (c.d. operazioni
baciate) anche:
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Copia del contratto
di finanziamento azioni baciate;
per la sola categoria sub
4) Azionisti finanziati per impedire la vendita delle azioni anche:
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Copia del contratto
di finanziamento in luogo della vendita della azioni;
per la sola categoria sub
5) Azionisti che hanno chiesto formalmente per iscritto e senza esito la
vendita delle proprie azioni (c.d. vendite a scavalco) anche:
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Copia ordine formale
di vendita;
per la sola categoria sub
6) Obbligazionisti subordinati anche:
-
Documentazione
attestante la sottoscrizione della relative obbligazioni subordinate.
Il contributo richiesto a
ciascuno per la domanda di insinuazione al passivo delle due banche venete in
liquidazione coatta amministrativa è di € 100,00, comprensivo di spese ed
oneri di legge, da versarsi anticipatamente alle seguenti coordinate IBAN:
IT47 K053 3661 5640 0004 0413 177, nel conto corrente intestato all’Avv. Pietro
Guidotto, indicando nella causale il nome dell’azionista seguito da “contributo
per insinuazione passivo”.
Per la domanda di ammissione al passivo, oltre al predetto contributo fisso di € 100,00, NON SONO RICHIESTI ulteriori esborsi e/o percentuali sulle somme eventualmente recuperate dalla procedura di liquidazione coatta amministrativa.
Chiaramente il contributo
predetto è riservato solo agli Associati, ragion per cui per poter usufruire dell’assistenza
convenzionata dello Studio Legale convenzionato è necessario iscriversi all’ASSOCIAZIONE SOCI
BANCHE POPOLARI, visitate la pagina "Scheda Iscrizione" per avere maggiori informazioni al riguardo (l’iscrizione può essere fatta anche tramite
l'avvocato al momento della consegna della documentazione e del conferimento dell'incarico).
La domanda di insinuazione allo stato passivo delle due
banche venete, può essere presentata anche da chi ha accettato a suo tempo
l’Offerta Pubblica di Transazione (OPT), non ravvisandosi per il momento a
fronte del fallimento delle banche alcuna incompatibilità e/o inammissibilità,
anche al fine di provare a recuperare qualche somma in più
oltre al ristoro ricevuto.